23Mag

Sformato di Finocchi

Ingredienti per 2 persone
• 600 g di finocchi puliti
• 80 g di parmigiano reggiano grattugiato
• 40 g di pangrattato
• 2 cucchiai di Olio extra vergine di oliva
• Sale

Cuocete i finocchi in poca acqua salata, scolateli e disponeteli in una pirofila schiacciandoli con un cucchiaio. Cospargeteli di parmigiano e ricoprite il tutto con pangrattato. Infine aggiungete l’olio. Infornate a 200 °C impostando cottura grill per 10 minuti così da ottenere una crosticina dorata in superficie.

18Mag

Bocconcini di Pollo al Limone

Ingredienti per 1 persona:

• 120 g di petto di pollo
• 1 cucchiaio di vino bianco
• 1 limone
• 1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva
• 1 cucchiaino di prezzemolo tritato
• Pepe

Dopo aver fatto scaldare una pentola antiaderente aggiungete il pollo a dadini e fateli rosolare per 1-2 minuti; sfumate con il vino. Quando l’alcol è evaporato, aggiungete il succo di limone; abbassate la fiamma e cuocete il pollo per 7 minuti. A un minuto circa dalla fine della cottura aggiungete il prezzemolo e il pepe. Dopo aver spento la fiamma aggiungete l’olio.

05Mag

Burger di Legumi

MINI BURGER DI LENTICCHIE
Secondo piatto vegetariano
Ingredienti – per 2 persone:
• 240 grammi di lenticchie rosse decorticate
• Olio extravergine d’oliva
• Origano tritato
• Salvia fresca
• Pangrattato
• Sale
• Pepe

Le lenticchie rosse decorticate non necessitano di ammollo prima di essere cotte, quindi potrete procedere direttamente lessarle per circa 20-25 minuti in acqua non salata, accompagnate da alcune foglie di salvia, che oltre ad insaporirle le renderanno ancora più digeribili. Una volta che le lenticchie saranno pronte, scolatele e frullale nel mixer incorporando anche le foglie di salvia utilizzate nella cottura ed aggiungendo un cucchiaino di origano tritato, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Frullate il tutto e trasferite il composto ottenuto in una ciotola. Iniziate con l’aggiunta di un cucchiaio di pangrattato e mescolate. Aggiungetene ancora due o tre cucchiai fino ad ottenere un composto facilmente lavorabile con le mani. Foderate una teglia con carta da forno, formate con le mani delle palline e disponetele su di essa, schiacciandole fino ad ottenere la forma e lo spessore desiderato per ognuno dei vostri burger. Cuocete in forno a 180°C per 20 minuti e servite.

BURGER DI FAGIOLI ROSSI
Secondo piatto vegetariano
Ingredienti – per 2 persone :
• 240 grammi di fagioli rossi lessati
• Olio extravergine d’oliva
• Prezzemolo tritato
• Farina di mais
• 1 scalogno
• Sale e pepe

Per eseguire questa ricetta potrete partire utilizzando dei fagioli rossi già lessati (240 grammi) o secchi (126 grammi) da lessare dopo averli lasciati in ammollo in acqua per una notte, con l’aggiunta di un pizzico di bicarbonato. I fagioli cotti dovranno essere frullati nel mixer oppure schiacciati con una forchetta fino a quando non otterrete una vera e propria purea a cui potrete a questo punto addizionare sale e pepe, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva e del prezzemolo (fresco o secco) tritato. A questo punto tritate in padella uno scalogno ed amalgamatelo alla purea di fagioli rossi insieme a tre o quattro cucchiai di farina di mais, fino ad ottenere un composto ben lavorabile. Date forma ai burger con l’aiuto delle mani. Se saranno sufficientemente consistenti potranno essere cotti in padella per circa cinque minuti per lato, altrimenti disponeteli su di una teglia ricoperta di carta forno e cuocete in forno per 20 minuti a 180°C.

BURGER DI LUPINI
Secondo piatto vegetariano
Ingredienti – per 2 persone:
• 240 gr di lupini precotti
• Olio extravergine d’oliva
• Semi di finocchio
• Fiocchi d’avena
• Pangrattato
• Mezza cipolla
• Sale e pepe

Iniziate sbucciando e tritando finemente mezza cipolla e lasciatela cuocere in padella con un po’ d’acqua per pochi minuti. Sbucciate i lupini e passateli nel mixer aggiungendo due cucchiai d’olio ed un pochino d’acqua fino ad ottenere un composto morbido ma non troppo liquido. Unitevi quindi la cipolla tritata, un cucchiaio di fiocchi d’avena ed un cucchiaino di semi di finocchio precedentemente tostati. Amalgamate il tutto con l’aiuto di un cucchiaio. Salate, pepate ed aggiungete del pangrattato fino ad ottenere un composto della consistenza adatta ad essere lavorato. Formate delle palline ed appiattitele con le mani. Spennellatele d’olio e passatele nel pangrattato se desiderate ottenere una crosticina dorata e croccante. Infornate a 180°C per 20-25 minuti.

BURGER DI CECI
Secondo piatto vegetariano
Ingredienti – per 2 persone
• 240 grammi di ceci lessati
• Olio extravergine d’oliva
• Noce moscata in polvere
• Erba cipollina tritata
• Prezzemolo tritato
• Pangrattato
• Sale e pepe
• Curry

Schiacciate i ceci con una forchetta, se sono abbastanza morbidi, oppure passateli al mixer con un filo d’olio ed aggiungendo acqua tiepida quanto basta fino ad ottenere una purea non troppo liquida. Trasferite il composto all’interno di una ciotola ed amalgamando con un cucchiaio aggiungete le spezie (un pizzico di noce moscata e mezzo cucchiaino di curry) e le erbe aromatiche tritate (quantità a piacere). Salate e pepate. Regolate la consistenza del composto aggiungendo due o tre cucchiai di pangrattato, dividete il composto in quattro parti, formate delle palline e schiacciatele dopo averle disposte su di un piatto o su carta forno. Cuocete in forno a 180°C per 20-25 minuti.

05Mag

Pane con pasta madre o con lievito di birra: chi vince nel confronto? Vantaggi e consigli.

Pane con pasta madre o con lievito di birra: chi vince nel confronto? Vantaggi e consigli.

IL LIEVITO DI BIRRA – il ben noto panetto beige e la sua variante secca in bustina – è un fungo costituito da colonie di Saccharomyces cerevisiae. Di facile impiego, ha tempi di lievitazione rapidi.

LA PASTA MADRE è il lievito usato più comunemente in passato per fare il pane in casa. È una massa più o meno solida costituita da una colonia di batteri e lieviti che, nelle giuste condizioni, danno vita a un’acidificazione spontanea e, da qui, alla lievitazione naturale. Non a caso questa creatura composita, viva e ricca di biodiversità, è detta anche pasta acida e lievito naturale. È composta da varie specie di Saccharomyces e da diversi ceppi di batteri lattici, tra cui alcuni ben noti ai consumatori perché presenti in alcuni tipi di yogurt (come Lactobacillus acidophilus e L. casei). Questa ricchezza agisce su più fronti e valorizza il prodotto finale.

Tempi di lievitazione. Il lievito di birra lavora in fretta (un paio di ore) e gonfia bene l’impasto ma, a causa del poco tempo di riposo dell’impasto e della scarsa differenziazione dei batteri, non rielabora abbastanza gli ingredienti perché risultino più digeribili e assimilabili. Invece la pasta madre, grazie alla presenza di tanti microorganismi diversi, richiede varie ore di riposo (circa sei). Ma la pazienza premia. Dal punto di vista salutistico, il principale vantaggio della pasta acida sta proprio nella lunga lievitazione perché si prolunga la *digestione* dei fermenti su amidi e proteine, ottenendo così un pane più DIGERIBILE E TOLLERABILE PER L’INTESTINO.

VANTAGGI DEL PANE LIEVITATO CON PASTA MADRE

• Migliore assimilazione di vari minerali, tra cui ferro, zinco, cromo e magnesio, e delle vitamine del gruppo B grazie ai numerosi fermenti. Anche la tolleranza al glutine migliora. Uno studio italiano, condotto su persone con sensibilità transitoria al glutine (non celiachia!), ha dimostrato un netto miglioramento della tolleranza con il consumo di pane a pasta acida. Spezzo una lancia a favore delle farine non raffinate di tipo 1 o 2 e biologiche per la preparazione di un pane buono dal punto di vista gustativo e valido da quello nutrizionale.

• Riduzione dell’acido fitico. Questa sostanza, che diminuisce l’assorbimento dei minerali, viene ridotta con il processo di acidificazione e la lunga lievitazione. Così non si rischia che la crusca delle farine integrali, ricca di acido fitico, impedisca l’assorbimento dei minerali. Nutrimento per il microbiota. Il processo di fermentazione arricchisce il pane di batteri benefici per la flora intestinale, favorendo le difese immunitarie, la lotta a gonfiori e flatulenze, la prevenzione della stipsi (soprattutto con il prodotto integrale, ricco di fibre).

• Indice glicemico ridotto. Molti studi indicano che il pane con pasta madre è in grado di modulare la risposta glicemica. Ha quindi un indice glicemico ridotto rispetto a quello con il lievito di birra, così aiuta a contenere gli sbalzi glicemici che, se ripetuti nel tempo, possono aumentare il rischio di diabete 2 e sovrappeso – sempre naturalmente che il resto del pasto sia equilibrato.

• Pane “vivo” e saporito. Nella pagnotta di almeno 1 kg la parte centrale del pane resta “viva” perché meno interessata dal calore; nel giro di una giornata, i batteri tornano a riprodursi e a colonizzare l’intera forma. Inoltre gli acidi lattici, combinati con alcuni metaboliti secondari, formano in cottura dei composti aromatici che regalano al pane sapori e profumi “di una volta”.

La pasta madre si fa in casa facilmente, io ho seguito la ricetta di questo sito http://www.lievitonaturale.org/. Può essere preparata con qualsiasi tipo di farina, anche senza glutine. Io consiglio di usare farina di farro e grani antichi. Basta mescolare con acqua e farla riposare a una temperatura di almeno 20° C. A questo punto viene colonizzata dai microorganismi naturalmente presenti nell’ambiente, che danno alla pasta madre il proprio *marchio di fabbrica*. Ogni casa ha un lievito naturale leggermente diverso dall’altro avendo una presenza diversa di ceppi batterici. I microorganismi si nutrono dell’impasto, si riproducono e lo fanno gonfiare. Dopo giorni di rinfreschi quotidiani (che prevedono l’aggiunta di acqua e farina per nutrire i “colonizzatori”) la pasta madre è pronta. Ha un aspetto gonfio, morbido e gradevolmente profumato. I rinfreschi sono molto frequenti nella fase di attivazione ma, una volta attivato, mantenere la pasta madre è più semplice. Ogni volta che si fa il pane si tiene sempre un po’ di lievito naturale da parte e lo si ripone in frigo, dove si conserva a lungo se rinfrescato con regolarità.

La pasta madre può essere solida o fluida. La prima dà un pane dal sapore antico, un po’ più acidulo. Vuole un rinfresco ogni 7-10 giorni. La seconda ha un gusto finale più leggero e si accontenta di un rinfresco al momento dell’uso se il pane viene fatto ogni 15-20 giorni.
Diciamoci la verità.. Ci vuole tempo e pazienza ma vedere lievitare *il proprio lievito” e riuscire a panificare da una grande soddisfazione! ☺

28Apr

Torta al Thè verde con pere

Colazione dolce

Questa è una ricetta molto versatile. Per chi volesse il thè è sostituibile con acqua o latte o bevanda vegetale. La farina vi consiglio di indirizzarvi su una macinata a pietra di tipo 2 di grani antichi , io ho utilizzato la farina di tipo 2 di grano Verna ma si può optare per la farina del Senator Capelli o di farro monococco. La farina di riso rende morbida la torta e abbassa il quantitativo di glutine.

Ingredienti

• 330 ml di thè verde o infuso preferito
• 200 gr di farina tipo 2 di grano antico verna
• 100 gr di farina di riso
• 4 pere
• 100 gr di zucchero mascobado o zucchero di canna
• 16 gr di lievito per dolci sostituibile con 30 ml di succo di limone con 6 gr di bicarbonato
• 50 gr di mandorle
• 50 gr di nocciole
• 5 cucchiai di Olio evo

Mescolate la farina insieme al lievito poi mettete da parte. In un’altra ciotola sciogliete lo zucchero nel thé insieme all’olio. Incorporate la parte liquida a quella secca e mescolate fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Aggiungete le pere tagliate a cubetti.
Versate l’impasto in una teglia coperta con carta forno e ricoprite la superficie con mandorle e nocciole tritate grossolanamente.
Cuoci in forno statico a 175°C per circa 45-50 minuti, se la superficie si colora troppo copri con un foglio di carta forno.

22Apr

Decotto Depurante

In cucina non si butta via niente! Quando cucinate dei carciofi non buttate quelli che di solito vengono considerati scarti ovvero il gambo e le foglie. Possiamo utilizzarli per preparare un decotto DEPURATIVO e DIGESTIVO.

Ingredienti per il decotto con foglie e gambo di carciofi:
• Foglie esterne di 1 carciofo e/o gambo del carciofo
• 2 Fettine di radice di zenzero fresco (facoltativo)
• 1 Fettina di buccia di limone (facoltativo)
• 1 Puntina di semi di finocchio (facoltativo)

Cuocere il gambo tagliato a fettine insieme alle foglie di carciofi per circa 15-20 minuti, poi inserire le fettine di zenzero, i semi di finocchio e la buccia del limone e cuocere con il coperchio per altri 3 minuti.
Senza togliere il coperchio, spegnere il fuoco e far riposare il decotto per 10-15 minuti.
Filtrare la tisana ai carciofi aiutandosi con un colino e servirla tiepida.
Sarebbe meglio se si evitasse di dolcificare la tisana prima di berla, ma se proprio si preferisce un sapore più dolciastro consiglio di utilizzare un dolcificante naturale tipo la Stevia oppure un cucchiaino di miele.
Il decotto ha un retrogusto amaro, svolge un’azione depurante sul fegato e aiuta a drenare i liquidi in eccesso.

20Apr

Piadine di farro senza strutto

Avete poco tempo e non sapete come portare in tavola un pasto veloce e sfizioso? La piadina fatta in casa senza strutto è la soluzione che fa per voi!
Bastano pochi ingredienti, nessun tempo di lievitazione, un pizzico di sale e manualità e in pochi minuti la vostra piadina senza strutto è pronta.
Farcite con una fonte di proteine (affettato, tonno o formaggio) e verdure così la vostra piadina diventerà un piatto unico squisito.

Ingredienti
• 300 gr di farina di farro monococco bio
• 150 ml di acqua
• 1 cucchiaio di Olio evo
• Sale

Setacciate la farina e versatela in una ciotola capiente. Unite poco alla volta l’acqua tiepida iniziando a lavorare con le mani. Unite il cucchiaio di olio, un pizzico di sale ed impastate fino ad ottenere un panetto omogeneo e non appiccicoso. Fate riposare l’impasto mezz’ora in frigo.
Dividete il panetto in 6 parti e con un matterello stendete ogni pezzo formando dei dischi spessi poco meno di un centimetro . Scaldate una padella antiaderente, quando sarà ben calda cuocete le vostre piadine una alla volta. Appena inizieranno a formarsi delle bolle in superficie girate delicatamente la piadina e cuocete per un paio di minuti. Ripetete l’operazione per tutte le sfoglie di pasta e man mano che saranno cotte sistematele una sopra l’altra, in questo modo resteranno calde ed umide al punto giusto per essere farcite.

15Apr

Gnocchi di Carote

Piatto unico

Mix gustoso di carboidrati e proteine da completare con un contorno di verdura.
Per chi non tollera i latticini è possibile omettere il formaggio: gli gnocchi riusciranno perfettamente, anche se saranno lievemente più sodi.

Ingredienti – per 2 persone
• 300 g carote
• 1 uovo
• 150 g farina tipo 2
• 30 g Pecorino o parmigiano (facoltativo)
• Sale

Lessate le carote pelandole e affettandole a rondelle, in acqua bollente salata. Quando cotte frullatele riducendole in purea.
Aggiungete l’uovo, il pecorino, il sale e la farina a poco a poco. Mescolate e poi procedete ad impastare con le mani.
Formate una palla non appiccicosa.
Su un piano infarinato, formate dei filotti piuttosto grassocci e tagliate dei rettangoli, schiacciandoli con un dito.
Potete tuffare in acqua subito gli gnocchi o conservarli in frigorifero su un piatto infarinato e coperti con carta da forno.
Servite i vostri gnocchi di carota con olio evo e salvia, o con i vostri sughi preferiti.

14Apr

Come vincere i frequenti attacchi di fame

Tensione allo stomaco, inquietudine, desiderio incontrollato di cibo… sono questi i segnali che spingono a vere e proprie scorribande nel frigorifero, con conseguenti danni alla linea e all’equilibrio alimentare. Gli attacchi di fame, soprattutto quelli mirati ad alimenti particolari, dolci e farinacei in testa, colpiscono specialmente le donne, ma anche gli uomini non ne sono immuni. Noia, ansia, depressione e altri complessi meccanismi psicologici sono i maggiori imputati di questo fenomeno. Ma anche gli ormoni giocano un ruolo scatenante, nella fase che precede il ciclo mestruale, per esempio, spesso s’intensifica il desiderio di dolci.
Raramente, invece, desideri specifici di un cibo corrispondono alla mancanza di un preciso principio nutritivo. È vero invece, che la voglia di mangiare fra un pasto e l’altro può dipendere da un menu squilibrato o troppo rigido.
Non a caso gli adepti delle diete fai da te hanno spesso questo problema. Per prevenire questi improvvisi e smodati desideri di cibo e imparare a gestirli meglio, basta seguire semplici accorgimenti e modificare un po’ le proprie abitudini alimentari.

SPUNTINI SALUTARI

Verdura e frutta fresca saziano grazie all’elevato contenuto di fibre. Per renderli stuzzicanti provate a mixare verdura e frutta sotto forma di spiedini, o a bastoncini, cosparsi di semi di sesamo. La frutta è ottima anche in macedonia con una spolverata di cocco disidratato ricco di SELENIO minerale essenziale per regolare il buon funzionamento della tiroide da cui dipendono molte funzioni fisiologiche tra cui il metabolismo.

Noci di Macadamia e mandorle sono ricchi di grassi e fibre, molto sazianti, e forniscono una buona dose di MAGNESIO, minerale dall’azione calmante. Mangiatene la quantità che riesce a contenere il palmo della vostra mano

Yogurt greco e miele. Il gusto dolce del miele gratifica mentre le proteine dello yogurt greco saziano velocemente. Ai più golosi consiglio di aggiungere un cucchiaino di cacao amaro in polvere.

VADEMECUM CONTRO GLI ATTACCHI DI FAME

1. Consumate almeno 4 pasti al giorno; oltre al pranzo e alla cena, una buona prima colazione e uno spuntino.
2. Al mattino evitate cibi ricchi di zuccheri semplici che provocano improvvisi e bruschi sbalzi della glicemia. Preferite fiocchi d’avena, muesli bio o pane con farina non raffinata accompagnati sempre da una fonte di proteine come yogurt, affettato magro o salmone bio affumicato.
3. A pranzo e a cena NO al mono piatto di sola verdura o soli cereali (per esempio pasta o riso). Preferite invece un piatto unico dove i cereali sono abbinati ad alimenti ricchi di proteine come carne, pesce, legumi, formaggio o uova. Non dimenticate mai di aggiungere le verdure.
4. Non riducete troppo i grassi. Il migliore è senza dubbio l’ olio extravergine d’oliva: è un ottimo saziante naturale e contiene antiossidanti, sostanze utili all’organismo anche per combattere l’invecchiamento.
5. Fate ogni giorno almeno 30 minuti di attività fisica: muoversi con regolarità ha un benefico effetto calmante e mitiga l’appetito, stimola la produzione di endorfine, sostanze ormonali che donano una sensazione di benessere. È sufficiente rinunciare all’ascensore e fare una passeggiata per ottenere effetti positivi a livello sia fisico sia mentale.

10Apr

Erbe aromatiche e spezie in cucina: alleati salutari

Si può dar sapore e aromatizzare i piatti in modo sano e funzionale.
La natura ci offre numerose opportunità , vediamole insieme.

Le erbe aromatiche
Le erbe aromatiche più diffuse e facili da utilizzare in cucina sono:
rosmarino, origano, alloro, basilico, erba cipollina, salvia, maggiorana, prezzemolo, timo

Contengono grandi quantità di olii essenziali e molte di loro, oltre a determinare il caratteristico profumo e sapore , hanno dimostrato di avere funzioni terapeutiche antiossidanti e antinfiammatorie.

ALLORO: ottimo negli stufati e in generale nei piatti a base di carne. Le foglie di alloro si utilizzano sia fresche che essiccate, in quantità limitata. Il sapore infatti è così marcato che una sola foglia basta per prevalere sugli altri aromi. A questo proposito, è consigliabile, lasciar appassire le foglie fresche almeno un giorno prima dell’utilizzo per attenuare la dominante amara del loro aroma.

BASILICO: molto versatile, è preferibile utilizzarlo crudo per mantenere tutte le proprietà benefiche. Ricco di vitamine (vitamina A, vitamine del gruppo B tra cui niacina, tiamina e riboflavina, vitamina C o acido ascorbico e vitamina E) e sali minerali (calcio, ferro, fosforo, magnesio, manganese rame, potassio, sodio e zinco), il basilico ha la caratteristica di essere un digestivo naturale.
Per utilizzarlo staccate qualche foglia da varie sezioni della pianta, senza rompere alcuno stelo. Persino questo semplice raccolto incoraggerà la pianta a crescere di più. Quando staccate le foglie dal basilico, cercate di essere delicati, in modo da evitare di strapparle o di danneggiare i rametti.
Un modo comodo per conservare il basilico è creare dei *cubetti di basilico*.
Versa in un mixer una tazza di foglie di basilico e un cucchiaino di olio extra vergine d’oliva. Trita il tutto fino a sminuzzare le foglie, poi aggiungi un cucchiaio d’acqua e ripeti l’operazione, fino a creare una pasta. Versala in un contenitore per i cubetti di ghiaccio e congelala. Una volta congelati i cubetti, mettili in un contenitore adatto al congelatore o in un sacchetto ermetico.
Puoi conservare i cubetti di basilico in congelatore per circa tre o quattro mesi.

ERBA CIPOLLINA: emana un aroma di cipolla ma ha un sapore più delicato e digeribile. Dove è consigliabile aggiungerla? Nelle insalate, nelle zuppe e nelle vellutate alle quali viene aggiunta all’ultimo momento.

MAGGIORANA: una delle mie erbe preferite, ha un sapore delicato e fresco ed è ottima aggiunta ai risotti, ai legumi , nelle frittate e nei sughi a base di verdure o pesce. Può essere utilizzata sia fresca che essiccata.

ORIGANO: lo si può utilizzare fresco o secco e nella maggior parte dei casi viene abbinato ai pomodori, ma è ottimo anche per insaporire carne, pesce, zuppe, insalate ma anche sulla pizza e focaccia all’olio.

PREZZEMOLO: è una delle erbe aromatiche più note e diffuse. Del prezzemolo si consumano le foglie e gli steli teneri, freschi, aggiunti principalmente a pesce e frutti di mare, carne, patate, frittate, condimenti per pasta e torte salate. Quando cucinate il pesce in forno inserite nel ventre un pezzetto di aglio e un rametto di prezzemolo, da rimuovere dopo la cottura. Basta questo per dare sapore.

TIMO: è l’ingrediente ideale per aromatizzare le insalate, ma si sposa bene anche i legumi (contribuisce a rendere più digeribili i fagioli) e i cereali lessati, gli ortaggi estivi quali ad esempio i pomodori, le zucchine, le melanzane e i peperoni. Estremamente interessante anche l’utilizzo nei burger e nelle polpette vegetali.

ROSMARINO: pianta ricchissima di olii essenziali (pinene, conforene, limonene) flavonoidi, acidi fenolici, tannini, resine e contiene anche l’acido rosmarinico dalle proprietà antiossidanti. Molti studi, infatti, hanno dimostrato che i principi attivi del rosmarino hanno la capacità di inibire l’anione superossido, un radicale libero molto tossico e reattivo, responsabile dell’ossidazione cellulare (invecchiamento cellulare).

IDEA IN CUCINA
Create dei mazzetti odorosi legando insieme con spago da cucina del prezzemolo fresco, rametti di timo, rosmarino e anche origano. I mazzetti odorosi si aggiungono a bolliti, brodi e sughi, e si rimuovono a fine cottura.

Le Spezie

Tra le spezie più usate al mondo ci sono senz’altro PEPE e PEPERONCINO. Tutti i tipi di pepe contengono piperina, responsabile non soltanto dell’aroma piccante caratteristico, ma anche delle attività favorevoli del pepe sulla digestione. La piperina, infatti, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, facilita la digestione e protegge la mucosa; alle dosi usate comunemente in cucina. Una volta nell’intestino, inoltre, la piperina migliorerebbe la capacità di assorbimento dei nutrienti. Altra spezia molto amata è il peperoncino, di cui oggi si conoscono gli effetti positivi nell’instaurare il senso di sazietà e nel promuovere la spesa energetica. La sostanza a cui si attribuiscono tutti questi effetti è la capsaicina che, a livello, cardiovascolare, è in grado di promuovere il rilascio di ossido nitrico, sostanza vasodilatante e quindi con un effetto positivo nel ridurre la pressione arteriosa. Chi usa il peperoncino ne conosce perfettamente l’effetto desensibilizzante, che è sfruttato (in creme e cerotti) proprio per calmare il dolore locale e il prurito incontrollabile.

ZENZERO, CURCUMA E CURRY
La radice di ZENZERO agisce sia come antiossidante che come antinfiammatorio . Contribuisce a ridurre la formazione di capillari e aiuta ad attenuare la nausea in gravidanza o durante cure chemioterapiche/ radioterapiche.
La CURCUMA appartiene alla famiglia della zenzero ed è usata da millenni nelle medicina orientale, è un ottimo antiossidante e antiinfiammatorio grazie soprattutto alla presenza di un particolare principio attivo, la curcumina, utile nella prevenzione dei tumori, nella cura del diabete, dell’ obesità e nel trattamento di dolori articolari. Alcuni studi hanno dimostrato che per essere bene assorbita dall’organismo va consumata insieme al pepe nero per la presenza di piperina. Per questo la formulazione migliore anche dal punto di vista organolettico è il CURRY che contiene curcuma, pepe nero e zenzero.

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