23Mag

Budino di Chia

Ingredienti per 1 persona

• 200 ml di bevanda vegetale alle mandorle o di cocco
• 30 gr di semi di chia
• 2 cucchiaini di purea di fragola o marmellata senza zucchero aggiunto
• 1 pizzico di cannella o di vaniglia in polvere
• 1 manciata di lamponi, mirtilli, fragoline o frutta fresca da tagliare a cubetti

Troverete i semi di chia nei negozi di prodotti naturali. L’ideale è preparare il budino ai semi di chia la sera per averlo pronto la mattina successiva da gustare per una colazione dolce a basso impatto glicemico.
La preparazione è molto semplice. In un bicchiere o in un barattolo di vetro versate a poco a poco, alternandoli, la bevanda vegetale scelta (mi raccomando senza zucchero aggiunto : controlla l’ etichetta!) e i semi di chia.
I semi di chia sono molto piccoli e leggeri. Tenderanno a venire a galla. Dunque mescolate bene più volte con un cucchiaino per distribuirli nella bevanda vegetale in modo omogeneo.
Se volete potete aggiungere alla vostra preparazione un pizzico di cannella o di vaniglia bio in polvere o, per i più golosi, del cacao amaro.
I semi di chia durante il tempo di riposo della vostra preparazione doneranno alla bevanda vegetale una consistenza cremosa, che ricorda un budino.
Al momento di servire potrete cospargere la superficie del budino con uno strato di purea di frutta o di marmellata senza zucchero e dei frutti di bosco o della frutta di stagione a vostra scelta tagliata a cubetti, che avrete condito con un cucchiaino di succo di limone. Il budino ai semi di chia, o chia pudding, vi permetterà così di fare il pieno di energia, vitamine e antiossidanti per iniziare al meglio la giornata.

23Mag

Pesce agli Aromi

Ingredienti per 1 persona:

• 2 filetti di merluzzo o altro pesce
• 10 g di porri
• 10 g di erba cipollina
• 10 g di prezzemolo
• 3 spicchi di aglio
• Mezzo bicchiere di vino bianco secco
• Sale

Preparate un cartoccio con carta da forno e mettetevi i porri tritati e l’aglio a spicchi; adagiatevi il pesce, bagnate con il vino bianco, aggiungete l’erba cipollina tritata ed un pizzico di sale. Chiudete bene e infornate per 20 minuti a 180°C.

23Mag

Sformato di Finocchi

Ingredienti per 2 persone
• 600 g di finocchi puliti
• 80 g di parmigiano reggiano grattugiato
• 40 g di pangrattato
• 2 cucchiai di Olio extra vergine di oliva
• Sale

Cuocete i finocchi in poca acqua salata, scolateli e disponeteli in una pirofila schiacciandoli con un cucchiaio. Cospargeteli di parmigiano e ricoprite il tutto con pangrattato. Infine aggiungete l’olio. Infornate a 200 °C impostando cottura grill per 10 minuti così da ottenere una crosticina dorata in superficie.

18Mag

Bocconcini di Pollo al Limone

Ingredienti per 1 persona:

• 120 g di petto di pollo
• 1 cucchiaio di vino bianco
• 1 limone
• 1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva
• 1 cucchiaino di prezzemolo tritato
• Pepe

Dopo aver fatto scaldare una pentola antiaderente aggiungete il pollo a dadini e fateli rosolare per 1-2 minuti; sfumate con il vino. Quando l’alcol è evaporato, aggiungete il succo di limone; abbassate la fiamma e cuocete il pollo per 7 minuti. A un minuto circa dalla fine della cottura aggiungete il prezzemolo e il pepe. Dopo aver spento la fiamma aggiungete l’olio.

05Mag

Burger di Legumi

MINI BURGER DI LENTICCHIE
Secondo piatto vegetariano
Ingredienti – per 2 persone:
• 240 grammi di lenticchie rosse decorticate
• Olio extravergine d’oliva
• Origano tritato
• Salvia fresca
• Pangrattato
• Sale
• Pepe

Le lenticchie rosse decorticate non necessitano di ammollo prima di essere cotte, quindi potrete procedere direttamente lessarle per circa 20-25 minuti in acqua non salata, accompagnate da alcune foglie di salvia, che oltre ad insaporirle le renderanno ancora più digeribili. Una volta che le lenticchie saranno pronte, scolatele e frullale nel mixer incorporando anche le foglie di salvia utilizzate nella cottura ed aggiungendo un cucchiaino di origano tritato, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Frullate il tutto e trasferite il composto ottenuto in una ciotola. Iniziate con l’aggiunta di un cucchiaio di pangrattato e mescolate. Aggiungetene ancora due o tre cucchiai fino ad ottenere un composto facilmente lavorabile con le mani. Foderate una teglia con carta da forno, formate con le mani delle palline e disponetele su di essa, schiacciandole fino ad ottenere la forma e lo spessore desiderato per ognuno dei vostri burger. Cuocete in forno a 180°C per 20 minuti e servite.

BURGER DI FAGIOLI ROSSI
Secondo piatto vegetariano
Ingredienti – per 2 persone :
• 240 grammi di fagioli rossi lessati
• Olio extravergine d’oliva
• Prezzemolo tritato
• Farina di mais
• 1 scalogno
• Sale e pepe

Per eseguire questa ricetta potrete partire utilizzando dei fagioli rossi già lessati (240 grammi) o secchi (126 grammi) da lessare dopo averli lasciati in ammollo in acqua per una notte, con l’aggiunta di un pizzico di bicarbonato. I fagioli cotti dovranno essere frullati nel mixer oppure schiacciati con una forchetta fino a quando non otterrete una vera e propria purea a cui potrete a questo punto addizionare sale e pepe, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva e del prezzemolo (fresco o secco) tritato. A questo punto tritate in padella uno scalogno ed amalgamatelo alla purea di fagioli rossi insieme a tre o quattro cucchiai di farina di mais, fino ad ottenere un composto ben lavorabile. Date forma ai burger con l’aiuto delle mani. Se saranno sufficientemente consistenti potranno essere cotti in padella per circa cinque minuti per lato, altrimenti disponeteli su di una teglia ricoperta di carta forno e cuocete in forno per 20 minuti a 180°C.

BURGER DI LUPINI
Secondo piatto vegetariano
Ingredienti – per 2 persone:
• 240 gr di lupini precotti
• Olio extravergine d’oliva
• Semi di finocchio
• Fiocchi d’avena
• Pangrattato
• Mezza cipolla
• Sale e pepe

Iniziate sbucciando e tritando finemente mezza cipolla e lasciatela cuocere in padella con un po’ d’acqua per pochi minuti. Sbucciate i lupini e passateli nel mixer aggiungendo due cucchiai d’olio ed un pochino d’acqua fino ad ottenere un composto morbido ma non troppo liquido. Unitevi quindi la cipolla tritata, un cucchiaio di fiocchi d’avena ed un cucchiaino di semi di finocchio precedentemente tostati. Amalgamate il tutto con l’aiuto di un cucchiaio. Salate, pepate ed aggiungete del pangrattato fino ad ottenere un composto della consistenza adatta ad essere lavorato. Formate delle palline ed appiattitele con le mani. Spennellatele d’olio e passatele nel pangrattato se desiderate ottenere una crosticina dorata e croccante. Infornate a 180°C per 20-25 minuti.

BURGER DI CECI
Secondo piatto vegetariano
Ingredienti – per 2 persone
• 240 grammi di ceci lessati
• Olio extravergine d’oliva
• Noce moscata in polvere
• Erba cipollina tritata
• Prezzemolo tritato
• Pangrattato
• Sale e pepe
• Curry

Schiacciate i ceci con una forchetta, se sono abbastanza morbidi, oppure passateli al mixer con un filo d’olio ed aggiungendo acqua tiepida quanto basta fino ad ottenere una purea non troppo liquida. Trasferite il composto all’interno di una ciotola ed amalgamando con un cucchiaio aggiungete le spezie (un pizzico di noce moscata e mezzo cucchiaino di curry) e le erbe aromatiche tritate (quantità a piacere). Salate e pepate. Regolate la consistenza del composto aggiungendo due o tre cucchiai di pangrattato, dividete il composto in quattro parti, formate delle palline e schiacciatele dopo averle disposte su di un piatto o su carta forno. Cuocete in forno a 180°C per 20-25 minuti.

05Mag

Pane con pasta madre o con lievito di birra: chi vince nel confronto? Vantaggi e consigli.

Pane con pasta madre o con lievito di birra: chi vince nel confronto? Vantaggi e consigli.

IL LIEVITO DI BIRRA – il ben noto panetto beige e la sua variante secca in bustina – è un fungo costituito da colonie di Saccharomyces cerevisiae. Di facile impiego, ha tempi di lievitazione rapidi.

LA PASTA MADRE è il lievito usato più comunemente in passato per fare il pane in casa. È una massa più o meno solida costituita da una colonia di batteri e lieviti che, nelle giuste condizioni, danno vita a un’acidificazione spontanea e, da qui, alla lievitazione naturale. Non a caso questa creatura composita, viva e ricca di biodiversità, è detta anche pasta acida e lievito naturale. È composta da varie specie di Saccharomyces e da diversi ceppi di batteri lattici, tra cui alcuni ben noti ai consumatori perché presenti in alcuni tipi di yogurt (come Lactobacillus acidophilus e L. casei). Questa ricchezza agisce su più fronti e valorizza il prodotto finale.

Tempi di lievitazione. Il lievito di birra lavora in fretta (un paio di ore) e gonfia bene l’impasto ma, a causa del poco tempo di riposo dell’impasto e della scarsa differenziazione dei batteri, non rielabora abbastanza gli ingredienti perché risultino più digeribili e assimilabili. Invece la pasta madre, grazie alla presenza di tanti microorganismi diversi, richiede varie ore di riposo (circa sei). Ma la pazienza premia. Dal punto di vista salutistico, il principale vantaggio della pasta acida sta proprio nella lunga lievitazione perché si prolunga la *digestione* dei fermenti su amidi e proteine, ottenendo così un pane più DIGERIBILE E TOLLERABILE PER L’INTESTINO.

VANTAGGI DEL PANE LIEVITATO CON PASTA MADRE

• Migliore assimilazione di vari minerali, tra cui ferro, zinco, cromo e magnesio, e delle vitamine del gruppo B grazie ai numerosi fermenti. Anche la tolleranza al glutine migliora. Uno studio italiano, condotto su persone con sensibilità transitoria al glutine (non celiachia!), ha dimostrato un netto miglioramento della tolleranza con il consumo di pane a pasta acida. Spezzo una lancia a favore delle farine non raffinate di tipo 1 o 2 e biologiche per la preparazione di un pane buono dal punto di vista gustativo e valido da quello nutrizionale.

• Riduzione dell’acido fitico. Questa sostanza, che diminuisce l’assorbimento dei minerali, viene ridotta con il processo di acidificazione e la lunga lievitazione. Così non si rischia che la crusca delle farine integrali, ricca di acido fitico, impedisca l’assorbimento dei minerali. Nutrimento per il microbiota. Il processo di fermentazione arricchisce il pane di batteri benefici per la flora intestinale, favorendo le difese immunitarie, la lotta a gonfiori e flatulenze, la prevenzione della stipsi (soprattutto con il prodotto integrale, ricco di fibre).

• Indice glicemico ridotto. Molti studi indicano che il pane con pasta madre è in grado di modulare la risposta glicemica. Ha quindi un indice glicemico ridotto rispetto a quello con il lievito di birra, così aiuta a contenere gli sbalzi glicemici che, se ripetuti nel tempo, possono aumentare il rischio di diabete 2 e sovrappeso – sempre naturalmente che il resto del pasto sia equilibrato.

• Pane “vivo” e saporito. Nella pagnotta di almeno 1 kg la parte centrale del pane resta “viva” perché meno interessata dal calore; nel giro di una giornata, i batteri tornano a riprodursi e a colonizzare l’intera forma. Inoltre gli acidi lattici, combinati con alcuni metaboliti secondari, formano in cottura dei composti aromatici che regalano al pane sapori e profumi “di una volta”.

La pasta madre si fa in casa facilmente, io ho seguito la ricetta di questo sito http://www.lievitonaturale.org/. Può essere preparata con qualsiasi tipo di farina, anche senza glutine. Io consiglio di usare farina di farro e grani antichi. Basta mescolare con acqua e farla riposare a una temperatura di almeno 20° C. A questo punto viene colonizzata dai microorganismi naturalmente presenti nell’ambiente, che danno alla pasta madre il proprio *marchio di fabbrica*. Ogni casa ha un lievito naturale leggermente diverso dall’altro avendo una presenza diversa di ceppi batterici. I microorganismi si nutrono dell’impasto, si riproducono e lo fanno gonfiare. Dopo giorni di rinfreschi quotidiani (che prevedono l’aggiunta di acqua e farina per nutrire i “colonizzatori”) la pasta madre è pronta. Ha un aspetto gonfio, morbido e gradevolmente profumato. I rinfreschi sono molto frequenti nella fase di attivazione ma, una volta attivato, mantenere la pasta madre è più semplice. Ogni volta che si fa il pane si tiene sempre un po’ di lievito naturale da parte e lo si ripone in frigo, dove si conserva a lungo se rinfrescato con regolarità.

La pasta madre può essere solida o fluida. La prima dà un pane dal sapore antico, un po’ più acidulo. Vuole un rinfresco ogni 7-10 giorni. La seconda ha un gusto finale più leggero e si accontenta di un rinfresco al momento dell’uso se il pane viene fatto ogni 15-20 giorni.
Diciamoci la verità.. Ci vuole tempo e pazienza ma vedere lievitare *il proprio lievito” e riuscire a panificare da una grande soddisfazione! ☺